Musiche degne di nota nel Beauty Retail: parla il Responsabile di negozio

È difficile spiegare se una musica sia idonea allo store che la diffonde quando questa non viene ascoltata con la giusta attenzione. Ma se provoca fastidio nei dipendenti prima ancora che nei clienti, allora è necessario fare delle considerazioni.

 

Il nostro viaggio attraverso le aspettative, le debolezze e le opportunità che possono nascere in questa nuova epoca per gli store continua, e oggi si focalizza sulle profumerie.

Come abbiamo avuto modo di spiegare in uno dei nostri ultimi articoli sul blog, la musica è considerata tra le possibili leve per spingere i consumatori a considerare l’ingresso in un negozio e un possibile acquisto.

Ma il responsabile di negozio è in grado di riconoscere se una musica non è adatta ai propri clienti?

Di recente mi è capitato di parlare con un responsabile di una profumeria che riguardo alla musica nel proprio negozio aveva assolutamente le idee chiare. E che in tema di musica ci ha dichiarato di sentirsi assolutamente non soddisfatto di quella scelta nel proprio punto vendita.

 

Questione di musica

Il campanello di allarme per il nostro responsabile di negozio è scattato quando si è accorto che i clienti mostravano fastidio o insofferenza verso la musica che veniva trasmessa nel punto vendita. Perché un conto è quando sono i commessi a non apprezzare le playlist selezionate – si può discuterne internamente, rendere possibile a loro la scelta dei brani, cambiare frequentemente stazione radio – diverso è quando avviene con i potenziali clienti.

Vedere che qualcuno storceva il viso poteva già essere sufficiente per generare qualche riflessione. Il fatto che alcuni clienti – ci racconta il nostro responsabile – siano proprio entrati e usciti dopo qualche minuto, gli ha subito fatto pensare che la musica trasmessa potesse avere un ruolo nella loro decisione.

Il ruolo della musica nel rispondere alle aspettative dei clienti e nelle loro decisioni di rimanere più a lungo in un negozio interagendo con gli addetti è emerso fortemente, per il nostro interlocutore, quando ha avuto modo di confrontarsi con quanto avveniva in un’altra profumeria.

È stato quando si è accorto di essere entrato volontariamente da un competitor perché fortemente attratto dalla musica. Una decisione quasi istintiva che lo ha spinto a interrogarsi sulle potenzialità dell’audio, soprattutto per influenzare i comportamenti dei visitatori.

È quasi naturale che anche il nostro intervistato, a questo punto, abbia avuto voglia di cambiare musica.

“Quando un cliente entra nella mia profumeria” ha aggiunto “sta per vivere un momento piacevole, e la funzione della musica dovrebbe essere quella di prepararlo all’esperienza, non di farlo scappare”. Non può essere un ritmo troppo ripetitivo, aggiunge, perché il profumo non è qualcosa di standardizzato ma un continuo stimolo fatto di toni e fragranze: “Il settore beauty lo conosco bene, lavoro in questo campo da anni, parlo per esperienza, so chi entra nel mio negozio e potrei dire ora per ora le tipologie di acquirenti. Alla luce di questa consapevolezza, non avrei difficoltà a scegliere il tipo di musica più adatta a loro, se avessi gli strumenti adeguati per farlo”.

In realtà, con le tecnologie Axis oggi è possibile far partire un brano in base alla tipologia di persone che entrano in negozio e stabilire una playlist per fascia oraria.

“Sarebbe proprio ciò di cui avrei bisogno per far evolvere completamente la customer experience che offriamo ai nostri clienti”. È stato molto interessante, da parte mia, percepire la volontà del nostro responsabile di negozio di voler cambiare la situazione in corso dopo aver rilevato un problema.

Perché il primo passo per avviare una buona ed efficace strategia audio è capire di averne bisogno, capire che è il consumatore moderno che ne ha bisogno.

 

Un punto vendita a prova di multicanalità

Nell’epoca della multicanalità, la possibilità di personalizzare l’esperienza d’acquisto sotto vari aspetti, in particolare dal punto di vista dell’audio, è uno dei campi sui quali si concentreranno maggiormente le aziende retail, nel campo della profumeria ma non solo.

Di fatto, stiamo sempre parlando di loss prevention o, come abbiamo visto recentemente nel nostro dibattito con Federico Saini di Adidas, di profit protection. In questo campo Axis ha una lunga tradizione alle spalle ed è sempre un passo avanti in termini di innovazione. Le funzioni sopra descritte, con l’integrazione dell’audio all’interno di videocamere di rete, permettono di migliorare la customer experience con la funzione primaria dei software di analisi integrati: prevenire le perdite e scoprire furti o comportamenti non desiderati.

Queste modalità di ottimizzazione delle attività del punto vendita permettono di rispondere alle esigenze dei clienti e fornire un servizio adeguato. Scoprire chi sono e come si muovono nel negozio vuol dire essere in grado di rispondere al loro comportamento agendo nel posto giusto e al momento giusto.

E per ritornare alla musica, dopo un focus sulla capacità delle nostre soluzioni di offrire un servizio integrato, creare l’atmosfera con musica di sottofondo può contribuire ad aumentarne la fedeltà nel tempo.

Perché tutti vogliamo che nei nostri negozi entrino più clienti possibili. Ma un volume più alto di clientela impone una maggiore attenzione nella sua gestione che non sempre può essere raggiunta con gli strumenti tradizionali. La tecnologia Axis permette di gestire queste necessità attraverso le soluzioni più adatte alle tue esigenze.

 

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