Accrescere l’efficienza produttiva grazie alle telecamere di rete: tre livelli di funzionalità

Le tecnologie di videosorveglianza possono andare ben oltre la semplice sicurezza. Le si può destinare a molti altri campi, dalla salute delle persone al controllo dei processi produttivi con lo scopo di massimizzare l’efficienza delle operazioni.

Ottimizzare i processi produttivi per trarne i migliori risultati – detta anche “efficienza produttiva” – è uno dei principali obiettivi proprio delle operazioni industriali, se si considera quali costose conseguenze ha l’interruzione di attività in qualsiasi processo di produzione, manifattura o trasformazione. L’uso strategico di un sistema di videosorveglianza non solo garantisce la sicurezza dei luoghi in questo settore, ma può anche ridurre al minimo le interruzioni, garantire un pieno controllo delle situazioni e incentivare, grazie alla predittività, una giusta manutenzione. In sostanza, le telecamere di rete non fanno che innalzare di un grado il livello di consapevolezza di ciò che avviene all’interno di qualsiasi processo produttivo.

È inutile dire che ogni sito industriale necessita di telecamere efficienti e di buona qualità, che possano funzionare in condizioni estreme e contrastare con fermezza gli attacchi informatici. Ciò detto, è bene tenere in considerazione la possibilità di impiegare queste telecamere di alta qualità per ottenere il massimo della resa. Integrando soluzioni di sorveglianza a diversi livelli all’interno della progettazione di un sistema di controllo si può arrivare a calibrare vari livelli di funzionalità,  ottenendo in questo modo una maggiore efficienza delle operazioni.

Livello uno: fornire controllo visivo

A un livello di base si possono usare telecamere di rete semplicemente per ottenere una visuale complessiva e in tempo reale delle diverse operazioni in atto.

In ambito manifatturiero, ad esempio, la videosorveglianza può permettere agli operatori di vedere cosa succede nella parte opposta del reparto durante la lavorazione di componenti quali ad esempio i fanali anteriori o i blocchi motore.

Nel settore di produzione dell’energia, le telecamere potrebbero ad esempio essere utilizzate in un grande sito idroelettrico e offrire la visione di insieme del funzionamento di una diga. Questo permetterebbe agli operatori di tenere d’occhio l’eventuale insorgere di problemi, osservando se si è formata qualche spaccatura nelle chiuse oppure se il ghiaccio in superficie è solido o rischia di cedere.

Livello due: dare assistenza agli addetti in tempo reale

Le stesse telecamere usate per aumentare l’efficienza produttiva possono essere usate anche a integrazione di un sistema di controllo operativo già in essere, o di funzionalità cloud già attive. Questa integrazione è strategica nel fornire all’operatore una visione rapida, utile ed esaustiva di ciò succede.

È proprio in virtù di questa integrazione che è possibile fare un passo avanti nelle funzionalità della video sorveglianza. Quando un sistema di controllo delle operazioni e tutti i dispositivi ad esso collegati captano un’anomalia e la segnalano, le telecamere integrate possono subito automaticamente andare a catturare l’area interessata. Il risultato è che possiamo disporre di una visione in tempo reale, valutare la situazione e agire in risposta all’allarme. Questo è un importante valore aggiunto, che permette di identificare e gestire qualsiasi inconveniente rischi di rallentare o interrompere il processo produttivo.

Integrare le telecamere all’interno di un sistema di controllo già in essere creerà una rete avanzata di sensori data-sensibili che daranno accesso a una conoscenza più approfondita delle operazioni. Le telecamere contengono in sé i sensori tradizionali, cui si uniscono in aggiunta altri input visivi, in modo che i dati dei sensori possono essere aggiunti in sovrimpressione (dati in modalità video) alla visuale offerta dalla telecamera. Ad esempio, se i sensori collegati al sistema immettono dati che segnalano che una delle macchine ha un numero di giri al minuto (RPM) più elevato del solito, la telecamera integrata si sposterà automaticamente per osservare quella macchina specifica e consentire all’operatore di valutare visivamente la situazione prima di agire in base alle informazioni. L’addetto riceve la visualizzazione dalla telecamera, ma in aggiunta gli arrivano dai sensori altre informazioni tecniche.

In una diga con centrale idroelettrica si possono installare telecamere per controllare differenti aree critiche per la produzione. Se avviene un incidente, ad esempio una turbina si ferma o uno sbarramento si apre quando non dovrebbe, un allarme aziona una telecamera e la fa muovere automaticamente verso l’area interessata, così da poterla osservare più da vicino.

Livello tre: ottenere il massimo dalle analitiche

Ci si può spingere ancora oltre nel monitoraggio dei processi produttivi. Analitiche intelligenti possono essere aggiunte per innalzare il livello di osservazione con telecamere delle operazioni industriali. Nella valutazione di quanto la videosorveglianza può aumentare l’efficienza produttiva, questo è il livello tre di funzionalità.

Per mezzo delle analitiche possiamo convertire dati audio, video e non solo in insight che in tempo reale ci guidano nell’azione da fare, aiutandoci a migliorare la nostra performance. Così possiamo dare una risposta immediata a ciò che avviene durante le operazioni, evitare perdite di tempo, favorire la sicurezza dei procedimenti.

Ad esempio, posizionando alcune telecamere con analitiche intelligenti all’interno di una manifattura, gli operatori riceveranno una segnalazione se un lavoratore entra in un’area vietata, si avvicina troppo a un macchinario in movimento o non indossa i dispositivi di sicurezza richiesti. Questo non solo garantisce che si adottino le giuste precauzioni, ma fa anche sì che le operazioni si svolgano regolarmente. Con queste informazioni a disposizione, un addetto può intervenire prima che l’incidente avvenga o che la catena produttiva sia interrotta.

Le analitiche intelligenti non si limitano a tenere i lavoratori lontano dai pericoli: esse favoriscono anche un impiego sensato e utile del personale. Ad esempio, in una centrale idroelettrica si può fare affidamento sulle analitiche per il controllo del livello dell’acqua, impostando il sistema in modo che se tale livello eccede o scende sotto una certa misura, l’operatore verrà immediatamente informato da un allarme e potrà accertarsi da vicino del problema. In questo modo le giuste competenze possono essere messe in atto per evitare un’interruzione prima che si verifichi.

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Una maggiore funzionalità genera una maggiore proattività

Ciascuno di questi tre differenti livelli di funzionalità favorisce un’efficienza delle operazioni, pur portando a benefici differenti.

Per mezzo della verifica visiva si possono osservare i fenomeni e controllare da remoto il personale per accertare che venga rispettata la prassi lavorativa e che le risorse siano impiegate efficacemente. Partire da questa base aggiungendo una maggiore integrazione, che attiva segnalazioni in tempo reale, garantisce che gli operatori siano più proattivi, stimolati dalle notifiche a concentrare il loro tempo dove è più importante. Passare al livello successivo, quello delle analitiche, aggiunge ancora maggiore funzionalità. Esse attivano una manutenzione predittiva che permette alle operazioni di svolgersi senza interruzioni e ingenerano, attraverso la raccolta di dati, pattern che possono essere analizzati per garantire il massimo livello di produttività.

Più le soluzioni di videosorveglianza sono integrate tra loro, più si può essere proattivi e sfruttare al meglio le risorse a disposizione. Prendiamo ad esempio l’operazione di impacchettamento di rulli di carta all’interno di una cartiera. Le telecamere di rete forniscono una prima prova visiva grazie alla quale gli addetti sono in grado di rendersi conto se un rullo non è stato impacchettato in modo appropriato. L’aggiunta di analitiche però fa sì che non solo i rulli non opportunamente impacchettati vengano visti, ma anche che vengano automaticamente contrassegnati, in modo da poter essere re-impacchettati alla svelta, ottimizzando così l’efficienza produttiva all’interno della cartiera.

Migliore videosorveglianza, migliore efficienza produttiva

Se l’obiettivo è migliorare l’efficienza produttiva nelle infrastrutture critiche o in altri settori industriali, è bene chiedersi in quale di questi tre livelli è posizionata la propria organizzazione. Scegliendo soluzioni più integrate si potrà ottenere una persino maggiore capacità di sfruttare le risorse a disposizione ed essere efficienti sul breve e sul lungo termine.

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