Come migliorare la sicurezza fisica dei Data Center grazie all’interoperabilità dei dispositivi

Molte aziende si affidano ormai ai Data Center per ospitare i grandi volumi di dati che producono quotidianamente, ovviamente i Data Center offrono la possibilità di immagazzinare questi dati in modo molto conveniente, e permettono di eliminare i server on-premise e i relativi costi di manutenzione e gestione. Si è scritto molto in merito agli elevati livelli di sicurezza informatica necessari per proteggere i Data Center; tuttavia, dal momento che queste strutture sono sempre più isolate dal punto di vista logistico e sempre meno presidiate, la sicurezza fisica rimane una problematica da affrontare.

In seguito all’aumento dei tentativi di violazione fisica nei siti dei Data Center, i manager e i security team stanno cercando di migliorare drasticamente la sicurezza fisica di queste strutture. Quando si considerano le azioni da intraprendere per mitigare questa minaccia, l’introduzione di soluzioni di sicurezza fisica all’avanguardia è una scelta ovvia. Ciò che non è sempre evidente è la capacità che queste soluzioni possiedono di massimizzare la sicurezza e la protezione quando le varie tecnologie vengono interconnesse.

La tecnologia radar e le innovazioni nelle telecamere Over IP

Le telecamere Over IP, o di rete come spesso vengono identificate in Italia, si sono già evolute al punto che le analitiche a bordo camera possono essere utilizzate non solo per identificare un movimento (ad esempio rilevando un’intrusione), ma anche per classificare e distinguere le persone dai veicoli e da altri oggetti sul perimetro di un sito. La qualità degli algoritmi di classificazione delle moderne telecamere è tale, che il numero di falsi positivi risulta notevolmente ridotto. Inoltre, l’analisi “edge-based” garantisce che solo i dati strettamente necessari vengano ritrasmessi in rete per una eventuale ulteriore analisi, favorendo un processo decisionale più rapido ed un minor utilizzo in termini di banda di trasmissione e di energia utilizzate. Per i manager e gli addetti alla sicurezza, ciò si traduce in un notevole risparmio di tempo e denaro, poiché solo gli eventi verificati vengono segnalati per ulteriori accertamenti.

Facendo un passaggio ulteriore, la fusione di radar e immagini video all’interno di un’unica telecamera consente di ottenere una soluzione in grado di rilevare con precisione il movimento di oggetti su ampie aree. Velocità e distanza di qualsiasi oggetto rilevato dal radar vengono aggiunte come informazione aggiuntiva ed integrate visivamente in sovrapposizione alle immagini raccolte dalla telecamera di rete. Questa combinazione di tecnologie radar e video costituisce uno strumento di rilevazione molto potente, in grado di analizzare una scena a prescindere dalle condizioni atmosferiche o di luce, e fornendo in tempo reale i dati relativi a qualsiasi attività in corso nell’area di visione.

Tecnologie connesse e autonome

Allo stato dell’arte le più recenti soluzioni di sicurezza fisica svolgono già un ruolo chiave nella protezione dei Data Center, ma è l’innovativa capacità di queste tecnologie di comunicare efficacemente tra di loro a dare vita ad un sistema veramente intelligente e in gran parte autonomo. Dal momento che i Data Center moderni sono sempre meno presidiati, la possibilità di affidarsi a tecnologie di sicurezza fisica interconnesse per monitorare efficacemente il perimetro diventa un valore inestimabile. Le funzionalità di gestione remota consentono agli addetti alla sicurezza di monitorare in qualsiasi momento anche i siti più difficili da raggiungere, magari anche grazie a notifiche inviate per mezzo di dispositivi mobili in caso di rilevamento di un’intrusione. Questa tipologia di approccio contribuisce a mantenere alto il livello di sicurezza dei Data Center, prevenendo ogni possibile accesso non autorizzato al sito e i relativi danni potenziali.

Una corretta catena di rilevazione può ottimizzare gli interventi del personale addetto alla sicurezza: le telecamere termiche poste sul perimetro, garantiscono il primo livello di rilevazione delle intrusioni, in qualsiasi condizione di luce, attivando doi conseguenza una o più telecamere brandeggiabili PTZ, che andranno a posizionarsi sull’area dove è avvenuto l’accesso indesiderato. A questo punto le telecamere dotate di radar integrato potranno verificare i percorsi e gli spostamenti degli intrusi grazie alla combinazione delle analitiche a bordo, tracciandone la posizione in tempo reale. I metadati prodotti potranno essere inoltre utilizzati per un eventuale inseguimento automatico, sempre tramite l’utilizzo di telecamere PTZ. L’interoperabilita di tutti questi “sensori”, oltre a trasmettere remotamente informazioni verso le Centrali Operative, possono attivare localmente, ed in totale autonomia, degli strumenti di dissuasione quali altoparlanti o sirene con lampeggianti integrati, che utilizzano sempre tecnologia di rete, e garantiscono una prima efficace reazione a qualsiasi tipo di attacco.

Non bisogna assolutamente dimenticare che la sicurezza di asset critici come i Data Center, dipende anche molto da fattori diversi dai classici tentativi di intrusione. Verifica dello stato dei locali, rilevazione di incendi o versamenti di liquido, misurazione di temperatura tramite telecamere Termometriche: sono tutte attività legate alla conduzione e manutenzione dei siti che possono essere svolte tramite telecamere Over IP utilizzate come sensori. Dotate di opportune applicazioni quali quelle relative alla rilevazione del fumo o alla identificazione di allagamenti e sversamenti di liquido, le telecamere possono coadiuvare i normali sensori e fornire dei riscontri visivi dettagliati di quanto sta accadendo nei vari siti. Ad esempio le telecamere termometriche possono raccoglire i dati di temperatura in diverse zone e su apparecchiature critiche quali trasformatori, cabinet di distribuzione elettrica o di rete, e generare allarmi al superamento di determinate soglie di temperatura pre impostate.

Partnership per una protezione completa

Quando si pensa alle misure di sicurezza fisica, c’è la tentazione di scegliere prodotti standard nel tentativo di trovare una soluzione rapida al problema. Tuttavia, è necessario un approccio più metodico che preveda una valutazione completa dei rischi e l’adozione di misure di sicurezza adeguate. Ad esempio, il Centre for the Protection of National Infrastructure (CPNI) del Regno Unito ha sviluppato linee guida e standard per tutti i siti di Infrastrutture Critiche Nazionali (CNI), tra cui i Data Center, che forniscono servizi ritenuti essenziali.

La collaborazione con un vendor di fiducia per le soluzioni di sicurezza fisica, che sono state approvate dalle autorità locali competenti, fornirà ai manager dei Data Center la garanzia che i prodotti scelti siano della migliore qualità e in grado di soddisfare standard elevati. Selezionando strumenti all’avanguardia in termini di innovazione, i siti dei Data Center potranno beneficiare di soluzioni di sicurezza fisica autonome e connesse che forniscono protezione ai massimi livelli.

 

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