Sicurezza e sostenibilità grazie all’open innovation

Alcune settimane fa ho avuto l’occasione di partecipare all’evento InnovAction – La finanza agevolata al servizio di innovazione e sostenibilità, patrocinato dall’Associazione Laboratorio per la Sicurezza e da ANRA, l’Associazione Nazionale Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali.

Un’occasione per riunire alcuni esperti del settore della tecnologia e dell’innovazione al quale ha partecipato anche l’On. Anna Ascani, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico.

Il titolo dell’evento ci permette infatti di inquadrare immediatamente alcuni dei termini e dei concetti che hanno animato il dibattito, a cominciare dal contesto che si sta aprendo in questi mesi e dalla grande opportunità offerta dai finanziamenti stanziati dall’Unione Europea per sostenere gli investimenti tecnologici di aziende, enti e pubbliche amministrazioni; ciascuna di esse chiamata, all’interno del proprio settore, a fare dello sviluppo digitale la leva per raggiungere nuovi e più ambiziosi obiettivi in termini di efficienza, sicurezza, sostenibilità e safety dei propri dipendenti.

La mia presenza a questo evento testimonia d’altronde la centralità che i partner tecnologici come Axis Communications assumono in questo scenario, nel quale la transizione ad un modello industriale 4.0 si basa anche sulla capacità dei Vendor e dei produttori nell’accompagnare i propri clienti e i propri interlocutori alla scoperta dei sistemi e dei dispositivi più adatti alle loro necessità all’interno di un’offerta che è ormai estremamente ampia.

 

Vantaggi e rischi dell’innovazione aperta

In alcuni dei recenti interventi in questo blog abbiamo già sottolineato il ruolo che le tecnologie tradizionalmente associate alla sicurezza stanno assumendo in un’ottica 4.0. Telecamere, sistemi di rilevazione audio e sensori, se combinati con software di rilevazione e analisi – installabili sui medesimi dispositivi – si rivelano infatti strumenti fenomenali per raccogliere dati su numerosi contesti: dalla sicurezza perimetrale alla protezione di aree sensibili, dal monitoraggio termografico dei macchinari al controllo del regolare funzionamento di operazioni industriali, dal rafforzamento della safety attraverso segnalazioni audio all’ottimizzazione dei processi e dei flussi interni alle zone pubbliche.

Questa progressiva diffusione delle applicazioni della tecnologia è resa possibile da un approccio, individuato la prima volta oltre venticinque anni fa, che si situa molto vicino ai valori portanti dell’attività di Axis: l’open innovation, vale a dire il processo che consente alle organizzazioni aziendali di accedere e utilizzare tecnologie, conoscenze, soluzioni e talenti presenti nell’ecosistema tecnologico ed economico che le circonda, mettendo a fattor comune le risorse interne con le innovazioni del mondo esterno.

È proprio il concetto di open innovation a rappresentare la principale ragione della presenza di Axis alla tavola rotonda di Roma: le aziende guardano alle aziende tecnologiche cercando strumenti e dispositivi che possano aiutarli a semplificare, migliorare e ottimizzare i propri processi interni in funzione dei diversi obiettivi aziendali.

Non stupisce dunque che l’idea di un’innovazione condivisa abbia trovato concordi tutti i partecipanti all’evento: l’uso di standard comuni e piattaforme aperte permette una maggiore intercambiabilità dei dispositivi e libertà di scelta per i responsabili aziendali. Come abbiamo osservato in un dibattito con Giuseppe Mastromattei di qualche mese fa, questa situazione assegna ai Security Manager un ruolo estremamente importante per la propria azienda. Il Security Manager diventa oggi uno dei principali promotori dell’innovazione tecnologica, a cui si chiede una sempre maggior attenzione a nuovi aspetti del proprio lavoro quotidiano, dalla safety dei dipendenti all’applicazione di normative e regolamenti, senza dimenticare l’attenzione alla salute informatica della propria azienda. In un simile contesto, se il Security Manager è da una parte in qualche modo chiamato ad uscire dall’alveo della semplice sicurezza, dall’altro si aspetta da un Vendor come Axis un apporto consulenziale molto più stretto e approfondito, che possa guidarlo nella scelta dei sistemi e dei dispositivi di cui dotare la propria azienda.

L’accenno fatto più sopra alla cybersecurity merita un ulteriore approfondimento. Il mondo è ormai sempre più basato sull’interscambio di informazioni tra device, server, macchine e, naturalmente, persone attraverso il touchpoint del nostro cellulare, che di fatto ci rende a nostra volta un sensore connesso alla rete. Ogni attività aziendale è inevitabilmente effettuata attraverso strumenti tecnologici collegati in rete: per questo la cybersecurity rappresenta un aspetto fondamentale del lavoro di ogni funzione aziendale, dai Security Manager all’IT, e dei loro fornitori come Axis. Gestione del ciclo di vita, reti a “zero trust” e generazione di percorsi di fiducia attraverso la tecnologia (sfruttando, ad esempio, le potenzialità della blockchain) sono elementi fondamentali di questa attività e permetteranno alle aziende di mantenere la propria salute informatica nel prossimo futuro.

 

Accompagnare verso un mondo sostenibile

Uno dei temi che più spesso si accompagnano al concetto di digitalizzazione è quello di sostenibilità. Un rapporto ufficializzato poche settimane fa durante la COP26 di Glasgow – in cui gli strumenti digitali sono stati indicati come i principali facilitatori delle iniziative di sostenibilità di aziende e organizzazioni – e confermato anche nel corso dell’evento InnovAction.

È necessario che ciascuno di noi si impegni per pensare al mondo di domani in modo nuovo adottando, per così dire, la lente della sostenibilità. Un percorso nel quale la tecnologia può avere un ruolo fondamentale sia dal punto di vista del suo impatto sui processi aziendali, sia da quello dell’impronta ambientale dei prodotti e dei dispositivi che vengono utilizzati.

Ma in che modo l’innovazione tecnologica può contribuire a raggiungere obiettivi di sostenibilità?

Un tema che è emerso in modo centrale nel dibattito è il fatto che è possibile definire un’azienda sostenibile solo se l’intera supply chain è altrettanto sostenibile. Da questo punto di vista, potremmo dire che il concetto di open innovation, di sviluppo condiviso e comune di aziende partner e settori industriali contigui, sia di per sé un viatico al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, permettendo all’azienda di offrire al mercato i propri prodotti e servizi e di vederli integrati con i sistemi dei propri fornitori e dei propri clienti, e assicurando maggior efficienza, consapevolezza di rischi e opportunità, e naturalmente una minor impronta di carbonio.

Sotto questo aspetto Axis Communications, insieme a molte altre aziende industriali, è decisa a fare la propria parte fino in fondo: il 95% dei materiali utilizzati nei prodotti Axis può essere riciclato o bruciato alla fine della loro vita. Inoltre, le nostre telecamere sono costruite per il 70% con materiale riciclato.

Sempre in quest’ottica nel design dei nostri dispositivi, cerchiamo di utilizzare materiali facilmente riciclabili, compatibili con l’ambiente ove possibile ed eseguiamo analisi sul ciclo di vita (LCA), per comprendere l’impatto globale dei nostri dispositivi.

 

Il fornitore tecnologico migliore è un consulente

Una delle principali conclusioni dell’evento è stata certamente la ridefinizione del ruolo dei Vendor di tecnologia in un contesto che sta cambiando. I produttori devono oggi affiancare clienti e aziende con particolare attenzione ad alcuni elementi fondamentali: l’attenzione alla cybersecurity, a partire dal prodotto fino alle procedure più adeguate per il suo utilizzo; la presentazione dei sistemi e dei prodotti più adatti alle loro esigenze, tenendo sempre aperta la possibilità di aggiornare e scalare in futuro i sistemi attualmente installati; la fornitura di istruzioni precise sulla manutenzione e la gestione del ciclo di vita dei dispositivi e dei sistemi; l’offerta di sistemi di gestione e tool informatici semplici, versatili e alla portata di tutti, per semplificare il controllo e l’attuazione dei protocolli di sicurezza e del corretto svolgimento dei processi aziendali; la garanzia di costanti aggiornamenti dei propri firmware alla luce di un panorama di minacce in costante evoluzione; l’assicurazione di processi produttivi sostenibili e della fornitura di dispositivi ad alto tasso di riciclabilità.

La principale lezione che trarremmo dall’evento di Roma è che oggi più che mai la propensione al dialogo, la capacità di ispirare fiducia e la trasparenza sono le caratteristiche più importanti per un produttore come Axis. Un’indicazione che mi sembra molto coerente con la mission e con le attività aziendali che stiamo portando avanti in questi anni e che diventeranno obbligatorie per chiunque nel prossimo futuro.

 

Scopri di più sull’impegno di Axis per la sostenibilità:

Sostenibilità in Axis