Tecnologia intelligente per riportare tutti i tifosi allo stadio

L’esperienza che si vive in uno stadio – il rumore, l’attesa, la connessione con i giocatori e gli altri tifosi, compagni o avversari – può spesso essere importante quanto l’evento stesso (e talvolta ancora di più). Ma come molti aspetti delle nostre vite che davamo per scontati, il Covid-19 ha limitato fortemente queste esperienze. Con il lockdown, anziché cantare negli stadi, i supporter si sono dovuti accontentare di fare il tifo dai propri divani.

Oggi, ci sono segnali che portano all’ottimismo: in molti paesi in tutto il mondo, come in Italia, a un certo numero di tifosi è stato permesso di tornare a popolare le strutture sportive. Una nuova modalità di gestione del tifo che è stata inaugurata durante l’Europeo itinerante di calcio tenutosi a giugno e luglio 2021.

Sono molti gli interventi che i gestori degli stadi e le società sportive possono mettere in campo per agevolare questa transizione e riportare le presenze alla piena capienza consentita dalle strutture: scopriamoli insieme al nostro collega Mark McCormack.

 

Creare un’esperienza di tifo touchless

Oggi come oggi, comprendiamo tutti qual è il miglior comportamento da seguire: indossare una mascherina, mantenere la distanza sociale, igienizzare spesso le mani. Su scala individuale, sono sufficienti. Ma come assicurare il rispetto di queste regole quando si ha a che fare con decine di migliaia di persone contemporaneamente? Si tratterebbe di un compito impossibile senza l’aiuto della tecnologica, se si pensa alle operazioni basilari che avvengono all’interno di uno stadio, dalla biglietteria al controllo dei cancelli e ai punti vendita dei partner in concessione.

Di seguito, approfondiamo alcune di queste attività.

 

Nei parcheggi

Un’ampia parte dell’esperienza da game day di molti tifosi coinvolge le iniziative pre-evento che hanno luogo nei parcheggi. Se le presenze in questi spazi non fossero gestite, potrebbero facilmente comportare violazioni nel mantenimento del distanziamento sociale. In questi contesti le telecamere di sorveglianza di rete possono offrire ai responsabili una visuale completa del parcheggio. Con l’aggiunta di analitiche audio e video e di altoparlanti, gli operatori di sicurezza possono essere avvisati attraverso messaggi automatici qualora un gruppo di persone diventasse troppo numeroso, creando assembramenti. Una volta avvertito, lo staff potrà scegliere se intervenire fisicamente o trasmettere un messaggio audio in tempo reale prima che la situazione diventi impossibile da gestire.

 

Ai cancelli

Già da prima della pandemia, molti stadi avevano iniziato ad adottare il sistema della biglietteria online, risparmiando i costi di stampa dei biglietti e il loro invio ai tifosi. Se qualcuno potrà soffrire la mancanza di un ricordo tangibile della propria esperienza come il biglietto cartaceo, scannerizzare lo smartphone è senza dubbio un procedimento più sicuro per la salute pubblica rispetto allo scambio di pezzi di carta al cancello.

Gli stadi guardano agli smartphone dei tifosi come strumenti fondamentali anche per la gestione dei tempi di ingresso allo stadio. Anziché creare la tradizionale coda al momento dell’apertura dei cancelli, i gestori possono inviare notifiche sui telefoni dei tifosi per segnalare il loro turno di ingresso, garantendo un accesso rapido e sicuro.

Le telecamere possono giocare un ruolo importante anche nel mantenimento del distanziamento sociale all’ingresso. Con l’aggiunta di software di gestione delle code si può evitare la creazione di colli di bottiglia agli ingressi, allertando automaticamente lo staff in caso di necessità. Altre analitiche possono controllare se un tifoso sta indossando correttamente la mascherina e azionare un messaggio audio di avviso attraverso un altoparlante vicino.

 

Dentro lo stadio

Al fine di garantire la sicurezza e la salute di tifosi e operatori, gli stadi stanno adottando sempre più spesso soluzioni touchless e cashless. Per evitare pericolosi assembramenti, con i tifosi ammassati per l’acquisto di cibo o souvenir, alcuni stanno adottando la propria versione del sistema “clicca e ritira”. Anziché recarsi ai punti ristoro, i tifosi possono inoltrare i propri ordini attraverso i propri smartphone ed essere avvertiti quando sono pronti per essere prelevati. Una volta ritirato il proprio ordine, la nuova norma imporrebbe così semplicemente il ritorno al proprio posto per mangiare.

Per ridurre ulteriormente l’opportunità di trasmissione del virus, anche i servizi come i bagni si stanno trasformando in nuove versioni “senza contatto”, con porte e dispenser azionati con comandi a distanza. Le video analitiche e gli altoparlanti di rete vengono utilizzati in questa situazione per assicurare il distanziamento sociale controllando il numero di persone che stanno usufruendo del servizio.

Nelle aree Vip e nei bar, software di gestione delle presenze possono poi essere impiegati per verificare il rispetto delle regole: se la folla raggiunge la soglia limite prefissata, il personale riceve automaticamente un avviso che invita a ridurre l’assembramento.

Oltre alla salute e alla sicurezza, gli stadi stanno usando la tecnologia video di rete per migliorare la loro consapevolezza situazionale in ogni fase delle loro operazioni. Per esempio:

  • Allertando la sicurezza quando analitiche dedicate alla rilevazione del movimento rilevano un tentativo di ingresso non autorizzato in un’area riservata come gli spogliatoi, le aree per la stampa, le zone vip, le cucine e così via;
  • Monitorando la zona cucine per assicurarsi che lo staff segua gli opportuni protocolli per la salute e la sicurezza mentre sta preparando il cibo;
  • Monitorare le attività dei chioschi di merchandising e dei negozi per riconoscere attività di taccheggio;
  • Registrare le consegne e lo spostamento delle merci, raccogliendo materiale utile a ricostruire le discrepanze.

 

All’uscita dall’evento

Se la squadra di casa sta perdendo, o se si tratta di una partita senza storia, il cui risultato finale è ormai inevitabile, molti tifosi sceglieranno di uscire in anticipo per evitare il traffico. Gli stadi stanno studiando nuove strategie per permettere loro di garantire gli standard di salute e sicurezza senza dimostrarsi troppo restrittivi nei confronti dei visitatori. Ci vorranno alcune prove prima di trovare una soluzione percorribile, ma anche in questo caso le soluzioni tecnologiche possono aiutare a gestire il movimento di grandi folle mantenendo distanziamento e sicurezza, utilizzando al contempo sistemi video, audio e software di analisi.

 

Nuove regole, nuove sfide

Se la gran parte delle discussioni riguardo al ritorno dei tifosi allo stadio ha avuto come fulcro la gestione delle operazioni, non bisogna perdere di vista la sicurezza. Ogni miglioramento operativo finalizzato ad adempiere alle nuove norme sanitarie e di sicurezza deve essere valutato anche dal punto di vista della sicurezza, per assicurarsi che non creino conseguenze non previste.

Mentre gli stadi si muovono da una capienza parziale verso il ritorno alla piena occupazione, possono trovarsi di fronte a nuove sfide fino ad oggi non previste. Con l’aiuto della tecnologia di rete intelligente, potranno però essere in grado di rispondere a presenti e nuove necessità, permettendo ai tifosi di vivere appieno l’esperienza dello stadio.

 

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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese sul blog globale Secure Insights