Individuare le sovratemperature per garantire sicurezza e efficienza alle utility

Il settore delle utility è tra quelli maggiormente esposti ai rischi d’incendio, soprattutto se ci riferiamo ad aziende che si occupano di fornitura di energia elettrica o di quelle specializzate nella gestione dei rifiuti.

Quando si parla di rischi di questo tipo si fa solitamente riferimento al cosiddetto triangolo del fuoco, lo schema che unisce i tre elementi necessari per la generazione di fiamme: la presenza di un combustibile e di ossigeno e l’aumento della temperatura.

In contesti come quelli in cui agiscono tipicamente le utility, è evidente come la possibilità di controllare anche solo uno dei tre vertici del triangolo sia vitale per prevenire conseguenze che possono danneggiare importanti asset aziendali, causare l’interruzione di servizi pubblici fondamentali – con un danno non solo economico ma soprattutto reputazionale – e nel peggiore dei casi mettere a repentaglio l’incolumità di ospiti e lavoratori.

I primi due elementi, l’ossigeno e il combustibile, sono spesso difficilmente controllabili, sia che si parli di sistemi di produzione e trasporto di energia, sia che ci si riferisca a impianti di trattamento e stoccaggio dei rifiuti: il primo ovviamente è presente nell’aria e non appare verosimile controllarne la presenza. Per quanto riguarda il secondo è invece evidente la difficoltà di tenere tenere sotto controllo tutti i materiali che, a determinate temperature, possono fungere da combustibile per un incendio, perché in molti casi la loro presenza è parte integrante del funzionamento stesso dell’impianto.

L’unico elemento davvero controllabile, da parte delle aziende che operano in questo settore, è dunque la temperatura. Un fattore cruciale nella generazione degli incendi che, con le opportune tecnologie, può essere costantemente monitorato in modo da prevenire eventuali situazioni di pericolo.

 

Monitoraggio della temperatura e prevenzione degli incendi

Sono molti gli strumenti che permettono di misurare la temperatura degli ambienti.

Nel contesto in cui opera una utility, tuttavia, pochi tra essi sono effettivamente utilizzabili: sono infatti necessari sistemi in grado di identificare variazioni e aumenti della temperatura all’interno di cumuli di materiale, di macchinari complessi e di trasformatori elettrici.

Molti dispositivi antincendio si basano poi sulla rilevazione di fumo all’interno dell’ambiente, a seguito della quale vengono attivate le necessarie contromisure. Si tratta di sistemi nella maggior parte dei casi obbligatori e certificati.

Quello che spesso manca a questo genere di strumenti è però il controllo di un altro elemento vitale in situazioni così delicate, vale a dire il fattore tempo.

La presenza di fumo è indice di combustione e la combustione è una situazione che deve essere evitata, a qualsiasi costo. In alcuni casi, l’intervento ex post può evitare le conseguenze più gravi, ma può comunque comportare difficoltà nel mantenimento delle operazioni, nel funzionamento dei macchinari e nella loro salvaguardia.

Molto più efficiente è invece dotarsi di tecnologie in grado di prevedere il verificarsi di un’eventuale combustione, monitorando il superamento di determinate soglie di temperatura e impedendo che si realizzino le condizioni per un incendio.

Come spesso è accaduto nel corso della propria storia, anche in questo campo Axis si è dimostrata un pioniere, portando già nel 2010 la tecnologia termica, fino ad allora utilizzata principalmente ambito militare, su piattaforma IP: un’innovazione che ha permesso un accesso a strumenti capaci di analizzare la temperatura a costi più bassi e che ne ha reso possibile l’utilizzo anche in sede civile, sfruttando i vantaggi derivanti dall’utilizzo degli standard di rete.

Negli anni successivi alle telecamere termiche sono state affiancate tecnologie più raffinate come le telecamere termografiche, capaci di rilevare non soltanto la differenza di temperatura, ma anche di leggere la temperatura delle varie aree dell’immagine in modo puntuale.

In questa configurazione le telecamere termografiche Axis sono assimilabili a dei sensori che, grazie a software di analisi installati nella camera stessa, possono analizzare la temperatura e il suo gradiente di innalzamento in diverse zone dell’area ripresa. Il basso numero di pixel necessari per l’analisi, poi, permette anche di massimizzare l’investimento potendo coprire aree relativamente grandi.

I vantaggi di questa soluzione sono molteplici.

In primo luogo, prendendo in considerazione la situazione sopra descritta, la possibilità di rilevare innalzamenti anche minimi della temperatura permettere di mettere in atto azioni preventive, impedendo che una combustione si realizzi, rispetto ad altri sistemi che intervengono solo successivamente. Poter spegnere macchinari costosi o trasformatori elettrici prima che questi vengano irreparabilmente danneggiati è un vantaggio non solo dal punto di vista operativo, ma soprattutto economico.

In secondo luogo, per quanto la telecamera termografica venga utilizzata come un sensore, è in grado di generare un’immagine termica – sia in formato video che come immagine – che permette di capire perfettamente dove si sta sviluppando la sovratemperatura, garantendo così agli operatori di intervenire nel punto giusto. Una garanzia di interventi più rapidi e mirati ma anche di una maggior sicurezza per coloro che agiscono sul campo.

Inoltre, un sistema termografico come quello proposto da Axis è una tecnologia standalone e non ha bisogno di altri apparati o del supporto di costosi server per svolgere la propria misurazione, sfruttando tutti i vantaggi della tecnologia di rete come la possibilità di interagire con altri apparati IP.

Un esempio è la possibilità di attivare scenari predefiniti all’interno di telecamere PTZ (pan-tilt-zoom) che possono zoomare automaticamente sul punto in cui si è generata la sovratemperatura, offrendo così un’immagine visiva di quanto sta avvenendo. Un altro è la possibilità di inviare segnali ad apparati audio di rete in modo da attivare sirene o messaggi preregistrati, segnalando il rischio ad un operatore attraverso un filmato dell’evento in corso.

Un ulteriore vantaggio offerto da questa soluzione è poi la possibilità di raccogliere e monitorare i dati di temperatura anche in condizioni di utilizzo normale, in modo da poterne analizzare le oscillazioni anche in contesti di utilizzo standard, tenendole sotto controllo nel corso del tempo.

Dal momento che in molti casi le utility si trovano a operare in stabilimenti a rischio esplosione, che necessitano di una certificazione antideflagrazione, le telecamere termografiche Axis sono disponibili anche in versione Ex.

 

Rispondere alle esigenze delle utility

L’affidabilità e la versatilità di questa soluzione, unita ad un costo contenuto, ci hanno permesso in questi anni di affrontare diversi progetti con clienti del mondo delle utility, siano essi in ambito energetico (produzione e distribuzione) che di stoccaggio dei materiali, come ad esempio le discariche.

Sono molteplici gli aspetti che hanno portato alla scelta della soluzione termografica in ambito energetico, ma gli elementi discriminanti sono stati a mio parere il costo dei macchinari – il cui danneggiamento avrebbe provocato grandi conseguenze economiche – e la necessità di mantenere operativa la fornitura di servizi essenziali.

Poter monitorare lo stato di funzionamento di apparati vitali per l’erogazione del servizio, siano essi trasformatori, stazioni di pompaggio o macchinari in genere, ricevendo segnalazioni di sovratemperature istantanee anche da siti remoti, ha ricevuto un grandissimo apprezzamento da parte dei clienti ripagando in brevissimo tempo l’investimento.

Questa soluzione ha anche avuto ampio utilizzo in situazioni differenti ma altrettanto delicate come discariche di rifiuti o siti di stoccaggio di materiali in genere che, spesso, non prevedono un presidio costante e che, in caso d’incendio, possono causare un grande impatto ambientale. Situazioni nelle quali l’immagine stessa dell’azienda presso la clientela rischia di venire irreparabilmente compromessa.

La tecnologia termografica si è rivelata per queste aziende un alleato cruciale, affidabile ed efficiente, in grado di minimizzare i rischi salvaguardando il patrimonio aziendale, completamente integrabile nei sistemi di monitoraggio esistenti e utilizzabile anche in siti difficilmente controllabili attraverso strumenti tradizionali.

Benefici economici, operativi e reputazionali in un’unica soluzione, progettata per agire preventivamente, spezzando la catena dell’incendio prima ancora che possa verificarsi.

 

 

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