Utility e Multiutility: 3 strumenti tecnologici per affrontare le sfide del settore

La fornitura di acqua ed energia e la gestione dei rifiuti sono tra i servizi fondamentali per la vita quotidiana dei cittadini e per l’efficienza delle aziende italiane.

Le utility e le multiutility che gestiscono questi servizi sul territorio hanno, di conseguenza, una rilevanza sempre maggiore in virtù della grande centralità sociale che le loro attività rivestono. Allo stesso tempo, però, come tutte le infrastrutture critiche di un paese, le aziende che compongono questo settore sono maggiormente esposte a rischi, dal momento che inconvenienti, malfunzionamento o interruzioni nell’erogazione delle proprie forniture possono provocare conseguenze significative sulla cittadinanza e sulla reputazione, oltre che sul fatturato, delle utility stesse.

In questo contesto gli investimenti tecnologici appaiono, quindi, fondamentali per rispondere alle esigenze di continuità e sicurezza ma anche per aumentare l’efficienza dei servizi erogati.

Si tratta di un settore ancora in larga parte frammentato e fortemente legato al territorio, con una marcata connotazione pubblica, malgrado gli ultimi anni abbiano visto una maggiore polarizzazione del mercato, attraverso aggregazioni e fusioni tra alcune delle principali utility italiane.

 

Oltre la gestione dei rischi: la tecnologia come opportunità di crescita

Come sottolineato, l’obiettivo primario delle utility e delle multiutility è mantenere sempre attivi ed efficienti i propri servizi rappresenta l’obiettivo primario delle utility e delle multiutility.

Da questo punto di vista, le potenziali minacce capaci di causare un improvviso blocco della produzione sono sempre più numerose: si va dai rischi più tradizionali, come il furto di materiale o macchinari, a quelli più attuali come i sabotaggi, gli atti terroristici e gli attacchi cyber.

Il concetto di protezione che fino a qualche anno fa sembrava guidare tutte le attività inerenti alla sicurezza, sia da un punto di vista fisico che informatico, deve dunque essere decisamente aggiornato, per essere applicabile ad aziende che lavorano in stabilimenti e strutture di vecchia concezione e dotati di scarsa connettività, molto polarizzate sul territorio e talvolta poste in aree remote, difficilmente controllabili attraverso strumenti tradizionali.

Anche per questa ragione, le utility sono tra i settori più propensi all’innovazione, costantemente alla ricerca di nuove soluzioni, più evolute e sostenibili, per ampliare la propria offerta di servizi verso i cittadini e le città stesse. Sono a tutti gli effetti tra gli attori protagonisti della grande transizione verso ciò che chiamiamo smart city: agglomerati urbani più moderni, sicuri, connessi e green.

 

Protezione, monitoraggio e analisi: l’innovazione al servizio delle utility

La prima esigenza di utility e multiutility resta senza dubbio quella di garantire la sicurezza delle proprie sedi, strutture e siti di produzione. Una necessità di protezione che implica almeno tre attività distinte:

  1. In primo luogo, la capacità di impedire il superamento delle recinzioni da parte di intrusi, utilizzando sistemi tecnologici capaci di trasmettere allarmi al rilevamento di una violazione e che consentano un’immediata verifica di quanto sta avvenendo da parte del personale preposto;
  2. In secondo luogo, la consapevolezza dell’identità di tutti coloro che accedono al sito tramite i varchi e gli ingressi, siano essi persone o automezzi, in modo da avere sempre sotto controllo chi e cosa è presente nelle proprie strutture;
  3. In terzo luogo, il monitoraggio costante dei propri sistemi e dei propri macchinari, che metta di ricevere allarmi in caso di malfunzionamenti, sovratemperature o eventi anomali, in modo da prevenire inconvenienti come incendi o allagamenti e la conseguente interruzione dei servizi erogati.

Nella gestione di queste attività, la tecnologia rappresenta un alleato essenziale.

Le telecamere termiche dotate di algoritmi anti scavalcamento, ad esempio, possono essere di grande aiuto nell’evitare accessi indesiderati attraverso il perimetro delle strutture. Una protezione garantita anche dai sistemi radar, che riducono al minimo i falsi allarmi.

I sistemi di controllo accessi, meccatronici e basati su badge e QR code, permettono all’azienda e ai suoi responsabili di sicurezza di avere pieno controllo degli ingressi e delle uscite dai propri siti. Queste soluzioni possono includere terminali di video-citofonia remota o telecamere capaci di riconoscere le targhe dei mezzi in avvicinamento, così da concedere l’accesso solo a chi ne ha effettivamente diritto.

Infine, l’integrazione di sistemi audio di rete alle telecamere permette ai responsabili della sicurezza di impostare messaggi audio automatici o in tempo reale da inviare, attraverso altoparlanti connessi, in caso venga rilevata una violazione, con un effetto deterrente nei confronti dei malintenzionati.

Tutti questi sistemi, basati sulla tecnologia di rete, devono naturalmente essere dotati delle opportune protezioni da possibili attacchi informatici. È dunque essenziale affidarsi a fornitori in grado di garantire il rispetto delle normative esistenti e l’adozione delle principali best practice per il mantenimento di una buona salute informatica. Ogni apparato è, potenzialmente, da considerarsi come un possibile punto di ingresso e, così come avviene nella sicurezza fisica, è di primaria importanza mantenere eventuali malintenzionati fuori dal perimetro “virtuale” aziendale sia mediante l’adozione di sistemi a “fiducia zero” che attraverso il costante aggiornamento del firmware da parte dei produttori.

Sotto questo aspetto, la dimensione economica degli investimenti non dovrebbe dunque mai essere la principale ragione a guidare le scelte da parte delle aziende. Un eventuale attacco informatico portato a termine avrebbe infatti conseguenze economiche e reputazionali tali da non essere paragonabili al costo di un sistema all’avanguardia.

La disponibilità di soluzioni moderne e scalabili può inoltre rappresentare un grande vantaggio per le utility: chiamate a erogare servizi sempre più moderni, connessi e dedicati alle diverse esigenze dei propri clienti, possono utilizzare a proprio vantaggio la possibilità di monitorare e di analizzare in tempo reale i dati sul funzionamento dei propri sistemi e sull’andamento delle proprie operations per ottenere un grande vantaggio competitivo, sia in termini di aumento del fatturato – grazie all’erogazione di una più ampia gamma di servizi – sia in termini di immagine, perché in questo modo l’azienda può dimostrarsi più vicina ai bisogni e alle aspettative della cittadinanza.

Una delle dimensioni in cui questa peculiarità si sta realizzando in modo più concreto è nella collaborazione con le istituzioni, dove la competenza tecnologica delle utility su alcuni elementi chiave delle città moderne – pensiamo all’illuminazione pubblica, alla mobilità elettrica, alla gestione dei parcheggi – le rende partner fondamentali di molti progetti di innovazione tecnologica messi in campo dalle amministrazioni pubbliche.

 

Fornire risposte a esigenze diversificate

Il settore delle utility resta comunque molto frammentato. Una circostanza che non permette di progettare soluzioni che siano valide per tutte le aziende: ciascuna di esse si confronta con territori, servizi, dimensioni e capacità di spesa molto diverse. Dal nostro punto di vista di vendor, ogni realtà è unica e le tecnologie offerte devono essere ritagliate sulle sue specifiche necessità.

Tuttavia, lavorando con alcune delle più grandi multiutility italiane, possiamo evidenziare come tutte abbiano delle esigenze comuni:

  • I sistemi di cui si dotano devono essere interoperabili e gestibili da remoto, in modo da poter permettere un monitoraggio di sedi distaccate o di impianti di produzione localizzati in aree difficilmente raggiungibili.
  • L’integrabilità di sistemi diversi e apparati deve essere massima, in modo da dare all’operatore informazioni chiare per attuare risposte veloci, sia che si tratti di sicurezza che di problemi legati alla manutenzione.
  • Tutti i dispositivi collegati – video, audio, controllo Accessi, citofonia, prevenzione malfunzionamenti – devono interagire fra di loro in modo da dare più informazioni possibili all’operatore che, spesso, si collega al sistema di gestione della sicurezza da un centro di controllo lontano dalla struttura o dal sito monitorato.
  • I sistemi devono essere in grado di dialogare con i protocolli IoT adottati dalle smart city, in modo da poter ottenere informazioni anche in zone con scarsa connettività.

Inoltre, al di fuori dell’aspetto tecnico, uno dei principali punti comuni tra tutte le utility è l’attenzione alla sostenibilità: il riciclo dei rifiuti, la produzione di energia green, il sostegno alla mobilità elettrica, sono tra gli aspetti più caratterizzanti sia delle attività che della comunicazione di questo settore.

La tecnologia può in quest’ottica diventare un’alleata fondamentale: da un lato, nel rendere questa transizione sempre più efficiente e, dall’altro, per impedire che situazioni spiacevoli possano danneggiare la nuova immagine che queste aziende si stanno costruendo.

 

Verso le smart city: la tecnologia al servizio delle utility

In un contesto in cui sempre più frequentemente si parla di “città intelligenti” e di capitalizzazione delle informazioni a disposizione delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, è altrettanto fondamentale ripensare alla sicurezza come a una modalità per garantire la continuità delle forniture e di servizi.

In quest’ottica la protezione perimetrale dei propri siti, il controllo degli accessi, il monitoraggio delle attività – sia dal punto di vista della safety del personale che da quello del mantenimento di efficienza e produttività – e la sicurezza informatica sono le principali sfide a cui il settore deve rispondere, attraverso un sistema che permetta un ritorno sull’investimento dando la possibilità di essere scalabile nel tempo.

Una necessità fondamentale per questo settore che, procedendo per aggregazioni, deve avere sempre la possibilità di integrare i sistemi di altre aziende, nuove strutture e nuovi siti di produzione all’interno dei propri sistemi esistenti.

Sono queste le dimensioni su cui si gioca la capacità delle utility di rafforzare la propria presenza sul mercato e di offrire un migliore servizio ai propri clienti, proteggendo i propri sistemi e rendendo più efficienti le proprie procedure.

 

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