Il TCO nella sorveglianza del settore Retail: l’importanza di un approccio integrato

Sarebbe ingenuo pensare che i costi non siano una questione importante in ogni settore. Il mondo del Retail non fa eccezione, e l’impatto di ogni investimento sull’ultima riga del bilancio è sempre attentamente analizzato e discusso. Se si considerano gli investimenti in nuove tecnologie – come le soluzioni per la videosorveglianza – il tema verte principalmente sul costo dei dispositivi hardware installati.

Si tratta di una posizione per certi versi condivisibile: il costo delle singole parti di un hardware è estremamente “visibile”, e quando si parla di un sistema che può includere centinaia di telecamere in una rete di decine di negozi, questi costi individuali crescono molto rapidamente.

Eppure, sono spesso i costi correnti e invisibili, dovuti alla gestione delle soluzioni scelte, a costituire la spesa maggiore, superando largamente il costo iniziale dell’hardware. Questi aspetti si uniscono nel costo totale di proprietà (TCO, Total Cost of Ownership) delle soluzioni, che deve costituire una parte specifica delle valutazioni sugli investimenti nel settore Retail.

 

I costi della videosorveglianza

Quando si valuta una nuova soluzione di videosorveglianza, le telecamere giocano ovviamente un ruolo centrale. Dopotutto, la motivazione per questa scelta è la fornitura di immagini di alta qualità in differenti condizioni di luminosità. Sulla carta, molte telecamere sembrano offrire gli stessi risultati per quanto riguarda la risoluzione e le funzioni disponibili. E non v’è dubbio che, in condizioni di test, possa sembrare che le singole telecamere di differenti produttori offrano prestazioni simili.

Di conseguenza – e in particolare quando una soluzione include decine, centinaia o anche migliaia di telecamere – il singolo costo del dispositivo diventa un fattore importante nella scelta della telecamera da installare e una voce sulla quale possono essere ottenuti risparmi percepibili. Tuttavia, come vedremo, questi risparmi a breve termine non significano necessariamente un valore aggiunto a lungo termine.

 

I dati influenzano i costi nascosti, e creano problemi

Una soluzione di videosorveglianza che comprende numerose telecamere ad alta risoluzione nell’intera rete di un negozio raccoglierà e creerà moltissimi dati. Ed è proprio in questi dati che risiedono molti dei costi meno visibili della video sorveglianza, non solo nella necessità di spazio di archiviazione e di banda per il trasferimento, ma anche nel tempo necessario per accedere ai filmati per l’analisi ed eventuali indagini.

Insieme alle telecamere, il sistema di registrazione e il software di gestione video (VMS) sono parti altrettanto essenziali di una soluzione di videosorveglianza. Immagini di alta qualità dalle telecamere non sono di grande utilità se non possono essere conservate per successive analisi e consultazioni. Un registratore deve essere in grado di gestire i dati video provenienti da molteplici telecamere, e archiviarle per un lasso di tempo sufficiente (solitamente 30 giorni in un settore come il Retail) per analizzare eventuali incidenti.

I dati creati da diverse telecamere che filmano immagini ad alta risoluzione possono riempire lo spazio di archiviazione del registratore assai rapidamente. Sfortunatamente, la semplice risposta a questo problema – l’acquisto di spazio addizionale – ha l’indesiderato effetto di aumentare il costo complessivo e continuativo della soluzione.

Per evitare l’aumento di questo costo, molti amministratori di sistema opteranno per un’altra decisione altrettanto ovvia: ridurre le impostazioni di bitrate delle telecamere. Questo ha naturalmente l’effetto di ridurre la qualità delle immagini registrate dalla telecamera, minando la prima ragione per cui si era investito in quella soluzione, vale a dire la risoluzione del video.

Inoltre, lo spazio di archiviazione non è il solo problema che si manifesta con l’aumento del peso dei dati. Se si considera la natura tipicamente multi-sito dei retailer – e la carenza di risorse disponibili nei negozi per monitorare i video in diretta – le telecamere dovranno certamente essere collegate con la sede dell’azienda. Spesso la larghezza di banda disponibile tra i negozi e la sede centrale per l’uso della sicurezza è limitata e, anche in questo caso, le soluzioni più immediate per risolvere l’inconveniente implicano l’aumento dei costi o la diminuzione della qualità delle immagini. Nessuna delle due è però ideale.

 

La necessità di dati scientifici e i costi relativi

La principale ragione per adottare la videosorveglianza nel settore retail è di permettere indagini efficaci su incidenti e atti criminali. Per questo, è necessario che il livello di dettaglio sia scientifico. Data la natura centralizzata della gestione della videosorveglianza nelle catene con più negozi, non è pensabile una visione contemporanea delle trasmissioni di centinai di telecamere poste in luoghi differenti. I retailer devono fare affidamento ai dati registrati. In aggiunta a questo, negli ultimi anni il numero di richieste da parte delle forze di polizia per la visione e il recupero da remoto delle sequenze di videosorveglianza di negozi è cresciuto esponenzialmente.

Insieme, questi fattori implicano una richiesta molto più ampia di dati video ad alta risoluzione che devono essere trasferiti ciclicamente su una banda limitata – un’attività manuale con un costo associato molto alto in termini di tempo e di impiego di personale. Se dare più importanza al costo dell’hardware impone di avere più operatori umani, ogni risparmio sarà velocemente cancellato.

 

Ottimizzare la gestione dei dati

È essenziale che le considerazioni riguardanti i dati diventino parte integrante del processo di scelta dei retailer quando valutano il costo totale di proprietà di una nuova soluzione di videosorveglianza.

Certo, devono testare le potenzialità delle singole videocamere, ma anche comprendere l’impatto economico dei dati che esse generano, che hanno bisogno di essere trasferiti e archiviati.

Ciascun produttore avrà le proprie risposte a questa questione. Per Axis è Zipstream, una tecnologia proprietaria che garantisce un dettaglio dei filmati video di qualità forense, riducendo le necessità riguardanti l’ampiezza di banda e di spazio di archiviazione per circa il 50%. È molto importante verificare rigorosamente e testare queste dichiarazioni.

I benefici che la crescita della qualità nella videosorveglianza di rete offre ai retailer sono moltissime sia per quanto riguarda la sicurezza del negozio che quella di clienti e personale, ma vi sono sempre delle implicazioni da tenere in considerazione. Concentrarsi solo sull’investimento iniziale per l’hardware è un atteggiamento falsamente economico, se ciò comporta costi addizionali per gestire e recuperare i dati generati dalle videocamere o, peggio ancora, una riduzione della qualità del video registrato.

Mentre il costo continua a essere un fattore importante per i retailer, questi ultimi non possono permettersi di ignorare la questione relativa ai dati.

 

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Zipstream

 

Questo articolo è apparso originariamente in lingua inglese sul blog globale Secure Insights.