Progettare sistemi intelligenti con le ultime novità tecnologiche: una Tavola Rotonda per espandere il nostro potenziale

Negli ultimi anni la tecnologia, le esigenze dei progettisti e dei clienti finali stanno cambiando ad una velocità incredibile, tale per cui anche chi produce e mette in commercio dispositivi tecnologici si trova spesso in difficoltà.
Ho avuto modo di approfondire e di moderare il panel “Consulenti e progettazione: conciliare le esigenze del cliente, la normativa e la tecnologia” in Axis lo scorso 11 giugno, in occasione della Tavola Rotonda “Progettare sistemi intelligenti con le ultime novità tecnologiche”.
Un’occasione per affrontare tematiche relative ai tool e alle metodologie di progettazione, alla privacy, alla sicurezza informatica e alla formazione degli operatori, in un dibattito con i professionisti Axis.

 

Perché questa giornata?

La giornata ha costituito un momento di condivisione tecnico e informativo, finalizzato a creare cultura su alcuni temi di grande interesse in questo periodo, molto complessi e delicati per gli stessi addetti ai lavori. Un’occasione per cercare di fare il punto sulla situazione attuale, conciliando le esigenze dei clienti con l’assetto normativo in vigore e con la tecnologia disponibile al momento.
L’incontro si è svolto presso gli uffici di Axis, in un’ottica di collaborazione e conoscenza continua, fondamentale per comprendere le esigenze dei professionisti del settore e per capire come il ruolo del consulente sia cambiato nel corso degli anni. L’obiettivo principale di questa giornata è stato condividere le esperienze e stimolare la conversazione sull’approccio e sulle modalità da utilizzare nella progettazione dei sistemi di sicurezza.
Sharing is caring, come recita il detto… Pensiamo ai progettisti. C’è una cosa che questi devono necessariamente chiedersi prima di iniziare la progettazione, e che non è assolutamente scontata: quali sono le minacce alle quali chiede di rispondere il cliente?
Partendo dal modello tipico dell’intrusione – ovvero una o più persone che violano un luogo al quale non dovrebbero avere accesso – e da ciò che un sistema di sicurezza deve garantire – ovvero la protezione di un sito e dei beni – abbiamo iniziato ad analizzare le minacce esterne ed interne, prendendone in considerazione le diverse sfaccettature al fine di identificare la miglior soluzione tecnologica per garantire il livello di sicurezza necessario.

 

Sicurezza: le figure coinvolte e gli strumenti del mestiere

Abbiamo ripreso uno dei concetti familiari per chi si occupa di sicurezza – nonché una variabile fondamentale nella valutazione delle minacce – ovvero il fattore tempo. Ogni sistema di sicurezza è efficace solo se il tempo di reazione complessivo del sistema è inferiore al tempo di compimento della minaccia. Se i progettisti non valutano correttamente la variabile tempo, anche il sistema tecnologicamente più evoluto può mostrarsi poco efficace.

Un aspetto, spesso omesso, dimenticato o poco considerato, che abbiamo condiviso, è l’importanza di una corretta e completa stesura dei requisiti di sistema e delle procedure di collaudo del sistema. Le norme richiedono esplicitamente che ogni sistema venga collaudato prima di essere consegnato al cliente. Il collaudo è una fase non solo obbligatoria, ma anche utile per il progettista, perché costituisce il momento in cui è possibile valutare sia le prestazioni che le procedure d’utilizzo de sistema ed eventualmente di correggerle come prevede la normativa.
La tecnologia non è infatti il solo aspetto di cui tener conto per per garantire il controllo di un sito. Uno degli sforzi maggiori che i progettisti devono fare infatti è non limitarsi agli aspetti meramente tecnologici ma prendere in considerazione, già in fase di design, le procedure e la formazione del personale destinato ad utilizzare gli strumenti tecnologici messi a disposizione.
Gli interlocutori del progettista nell’attività di analisi e di definizione delle caratteristiche dei sistemi possono essere diversi. Abbiamo visto come il progettista operi nell’ambito delle competenze del Security Manager. Ma se fino a qualche anno fa il Security Manager era essenzialmente l’unica persona con cui confrontarsi per la video-sorveglianza, oggi, lo stesso Security Manager è costretto a interfacciarsi con più figure aziendali (il Facility Manger, il Marketing Manager, lo Human Resource Manager, …) per definire il progetto di un sistema di sicurezza. E’ dunque fondamentale per il progettista conquistarsi la fiducia del Security Manager proponendosi come un vero consulente che sappia aiutarlo a rapportarsi correttamente con tutte queste figure.
È fondamentale per il progettista ottenere il consenso e l’appoggio di tutte le figure del management coinvolte nella progettazione del sistema di sicurezza dato che ogni progetto di sicurezza viene valutato con approccio top-down (deciso dall’alto e poi distribuito alle varie funzioni).
Un tema particolarmente rilevante affrontato nel corso della tavola rotonda è stato quello della loss prevention. Nel nostro paese le le perdite incidono in media per circa l’1,15% del fatturato, un dato che ci mostra l’importanza di valutare con attenzione costi e benefici della sicurezza.
La quantità di merce rubata in Italia è probabilmente maggiore che all’estero. Le differenze principali sono relative alla metodologia ed alla tipologia di furto: in Nord Europa i negozi di lusso sono meno numerosi (escluse le grandi metropoli) e le perdite sono dovute più a a truffe avanzate come quella del cashback rispetto al classico furto con destrezza.
I progettisti, soprattutto in Italia, non devono quindi limitarsi, nello sviluppo di una soluzione di sicurezza, al solo aspetto tecnologico. Devono includere nelle proprie attività anche una dettagliata analisi del rischio, valutando, con attenzione non solo le possibili perdite ma anche gli eventuali danni conseguenti alle perdite. Si tratta di un’attività che richiede tempo e che necessita di una precisa competenza, ma è lo stesso progettista a dover trasmettere al cliente il valore aggiunto di questo tipo di attività.
Un altro tema particolarmente rilevante affrontato nel corso della tavola rotonda è stato quello della progettazione di sistemi di videosorveglianza integrati, basati sull’utilizzo delle più evolute soluzioni di rilevazione di intrusione e di videoanalisi. È compito del progettista proporre ai propri clienti sistemi evoluti, in grado di agevolare l’attività degli operatori richiamando l’attenzione alle situazioni critiche o ripetitive.

 

Cybersicurezza e protezione dei dati

Gli ultimi temi affrontati sono stati la Cybersecurity e la Privacy.
Tutti i sistemi di sicurezza devono essere assolutamente protetti in ambito Cybersecurity.
L’utilizzo di sistemi di videosorveglianza intelligente richiede inoltre particolare attenzione alla gestione degli aspetti legati alla Privacy. Il GDPR impone infatti l’adozione di misure tecniche e organizzative adeguate a proteggere i dati trattati. Il progettista deve definire le modalità di gestione dei dati e le misure di controllo necessarie per garantire che il sistema gestisca i dati come definito.

 

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Toccando questi punti insieme ai nostri ospiti, abbiamo reso la Tavola Rotonda molto più di uno spunto e molto più di un semplice momento di condivisione, ma anche un’occasione per essere proattivi nel nostro lavoro quotidiano.
Un evento così importante per la nostra azienda non poteva restare un appuntamento isolato e, proprio per questo, Axis sta già organizzando un secondo appuntamento tra poche settimane.
Il 26 settembre a Padova potrete infatti unirvi a noi in un’altra Tavola Rotonda per un nuovo dibattito sui sistemi intelligenti e sulle soluzioni Axis per la progettazione: dalla scelta della tecnologia e dalla creazione di sistemi integrati per arrivare alla gestione della privacy e alla cybersecurity.
Potete trovare qui l’agenda completa dell’evento e il form per registrarvi.
Vi aspettiamo!