Audio analogico e di rete: qual è l’opzione giusta per te?

Negli ultimi anni, si è diffusa la convinzione che il digitale sia sempre meglio dell’analogico.

Mentre il mondo intorno a noi cambia e diventa più connesso, le potenzialità per i dispositivi connessi e le loro applicazioni continuano a crescere. Un’area che sta sviluppandosi rapidamente, ad esempio, è quella dell’audio di rete: ma il fatto che si possa connettere qualcosa attraverso internet, significa che è ciò di cui abbiamo bisogno davvero?

Comprendere se sostituire un vecchio sistema analogico può essere difficile, soprattutto se la sua installazione ha comportato costi significativi. Le cose sono ulteriormente complicate dal fatto che ora è possibile combinare sistemi analogici esistenti con nuove tecnologie in modo da renderli capaci di sfruttare le funzionalità dei dispositivi audio di rete.

Quindi, prima di disfarvi del vostro vecchio sistema e di sostituirlo con un nuovo impianto audio, vediamo le differenze, i pro e i contro dei dispositivi analogici e di quelli di rete – e decidere qual è la soluzione migliore per te.

 

Come funzionano e a cosa bisogna prestare attenzione

Molte delle applicazioni dell’audio analogico e di quello digitale sono a grandi linee le stesse. Le differenze possono essere individuate nel modo in cui questi sistemi sono costruiti e progettati, nel come sono gestiti e nelle modalità di programmazione ed esecuzione delle manutenzioni dei sistemi.

Gli altoparlanti analogici che sono utilizzati per l’audio commerciale sono dispositivi a 70 o 100 volt, sistemi a tensione costante o ad alta impedenza. In Canada e negli Stati Uniti, ci si riferisce più spesso ai sistemi a 70 volt mentre in Europa il più diffuso è quello a 100 volt. Questo tipo di sistema audio distribuisce un segnale analogico a una catena di altoparlanti passivi.

I componenti di base sono una fonte audio, un amplificatore, un regolatore di tono, i cavi e gli altoparlanti che possono ricevere il segnale da essi trasmesso. Gli altoparlanti sono collegati ad un singolo amplificatore attraverso un’interconnessione a catena, nella quale i cavi corrono da un altoparlante a quello successivo.

 

Alcune delle considerazioni da fare sugli impianti audio analogici sono:

  • Le funzioni e le caratteristiche richieste dalle singole applicazioni sono implementate “a monte”, a livello di sistema. Eccezion fatta per gli amplificatori, esiste una strumentazione ad hoc per il controllo del tono, la conservazione degli annunci pre-registrati, la programmazione degli annunci, lo streaming di musica e l’integrazione con altri sistemi come, ad esempio, un sistema telefonico VoIP. Ciò significa che una parte significativa del costo per un sistema analogico andrebbe spesa per la parte centrale del sistema e la sua configurazione, da cui dipendono tutte le “appendici”.
  • Gli altoparlanti analogici passivi sono spesso convenienti e la connessione a catena all’interno di un sistema a 70 volt è considerata una modalità economicamente vantaggiosa di installazione. Tuttavia, dal momento che la divisione per zone per trasmettere specifici contenuti in ciascun altoparlante è basata sulla loro cablatura fisica (i circuiti), la progettazione del sistema in vista dell’installazione è una fase critica, piuttosto complessa e poco flessibile in caso dovessero rendersi necessari dei cambiamenti.
  • Monitorare potenziali problema con il sistema di altoparlanti può essere difficile. Ad esempio un malfunzionamento sulla linea potrebbe essere difficile da isolare, senza parlare della difficoltà nel determinare se un altoparlante sta causando il problema. Con un cavo molto lungo a connettere gli altoparlanti la sola soluzione è controllare l’intera linea di collegamento.

Dall’altra parte, un sistema audio di rete lavora in modo molto differente. Ogni altoparlante è un sistema audio avanzato a se stante che può essere gestito e monitorato attraverso una rete ethernet. Anziché utilizzare il metodo dell’interconnessione a catena, questa tecnologia distribuisce un segnale audio digitale lungo la rete ethernet agli altoparlanti individuali, in cui l’algoritmo di processamento dei suoni interno a ciascun altoparlante produce audio di alta qualità. Inoltre, utilizzano la corrente diffusa lungo la rete internet come fonte di energia.

Alcune considerazioni per valutare se investire su un sistema audio di rete sono le seguenti:

  • Un sistema audio di rete è costruito sulla base di dispositivi smart d’avanguardia basati su IP e con API aperte. Ciò significa che le funzioni sono distribuite lungo il sistema e che ciascun dispositivo è gestito centralmente attraverso un software di controllo. Funzionalità come la programmazione e la definizione della priorità degli annunci (o di altri contenuti) è effettuata tramite un programma. L’integrazione con altri sistemi basati su IP come il controllo degli accessi, HVAC o la sicurezza è molto facile. Dal momento che un altoparlante di rete è un sistema audio di alta qualità completo di per se stesso esso è naturalmente più costoso che un altoparlante passivo analogico. Di conseguenza, il costo di un sistema audio di rete deve essere confrontato con quello dell’interno sistema analogico, compreso il meccanismo di gestione e tutti i dispositivi utilizzati nella propria applicazione specifica.
  • Nei sistemi audio di rete, non si ha la necessità di collegare insieme tutti gli speaker, cosa che rende più facile la suddivisione in zone e permette una configurazione del sistema più semplice, rapida e flessibile. Ogni altoparlante può essere parte di diverse zone ed è molto semplice aggiungerne o rimuoverne uno individualmente. L’alimentazione tramite Ethernet (PoE) fornisce elettricità agli altoparlanti attraverso il medesimo cavo che li mantiene connessi, eliminando la necessità di tendere cavi elettrici. Naturalmente, ogni dispositivo ha bisogno di una connessione ethernet, ma il consolidamento dei cavi e delle altre attrezzature su un solo cavo semplifica la manutenzione, assicura la standardizzazione e riduce il tempo e i costi di installazione e configurazione.
  • In un sistema audio di rete, ogni altoparlante individuale può essere interrogato e monitorato lungo la rete. Ciò significa che è possibile utilizzare strumenti di controllo delle condizioni del sistema attraverso la medesima connessione IP. Se c’è un problema, verrà immediatamente inviata una notifica e verranno messi a disposizione gli strumenti per effettuare immediatamente degli interventi.

Il confronto tra i sistemi audio analogici e di rete si riduce dunque alle circostanze di utilizzo dell’utente finale e a quale soluzione si dimostrerà, a lungo termine, il miglior modo per dare valore ai soldi spesi. Se per valore si intende una funzionalità di controllo delle zone multipla e flessibile, un tool di controllo costante delle condizioni del sistema e una semplice integrazione con altri sistemi, una soluzione audio di rete offrirà i maggiori vantaggi. Se si considera preminente il costo totale di possesso (total cost of ownership), la flessibilità dell’audio di rete potrà, nella maggior parte dei casi, risultare più importante della spesa iniziale nell’hardware.

Comunque, se avete recentemente investito in dispositivi audio analogici, ma avete bisogno della flessibilità di una soluzione di rete, c’è ancora speranza. E’ possibile mettere a frutto la gran parte dell’investimento effettuato sui sistemi analogici e ottenere allo stesso tempo i vantaggi degli strumenti in rete: le nostre soluzioni come il Network Audio Bridge AXIS C8033 e l’Amplificatore Audio di rete Axis C8210 hanno entrambe l’obiettivo di assicurare una armoniosa transizione dall’audio analogico a quello di rete.

 

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Questo articolo è apparso originariamente in lingua inglese sul blog globale Secure Insights.