Come le telecamere termiche possono rafforzare le tue soluzioni di sorveglianza

Le telecamere termiche possono essere utilizzate per molte applicazioni in cui è cruciale un rilevamento accurato. Dalla protezione perimetrale e il monitoraggio dei pazienti alla garanzia che le apparecchiature stiano lavorando in modo sicuro, e così via.

Le telecamere termiche stanno diffondendosi sempre di più grazie alla loro abilità di riconoscere la natura di una minaccia e di ridurre i falsi allarmi, risparmiando sia tempo che denaro per la loro gestione e manutenzione. Un vantaggio che permette di ridurre significativamente i costi totali di proprietà (total cost of ownership, TCO).

A causa del loro ampio raggio di rilevamento, le telecamere termiche possono ridurre la necessità di utilizzare più strumenti, dal momento che poche di esse sono sufficienti per tenere sotto controllo un edificio interno. In questo articolo, vedremo come le videocamere termiche stanno migliorando i sistemi di sicurezza e daremo qualche esempio sul modo in cui sono utilizzate nella pratica.

 

Identificare ciò che è nascosto

Le telecamere termiche catturano le immagini sulla base del calore che irradia da persone e cose. Ciò significa che sono in grado di individuare il profilo di una potenziale minaccia senza farsi condizionare dalla scarsa visibilità: sono altrettanto accurate in ambienti bui così come lo sono in giorni di pieno sole. Questa caratteristica è particolarmente importante in ambienti isolati e remoti dove potrebbe non esserci alcune luce durante la notte – sia all’aria aperta che all’interno degli edifici.

Quando vengono combinate con la tecnologia delle analitiche video, le telecamere termiche possono esaminare una potenziale minaccia che è stata rilevata, escludere automaticamente quelle non pericolose e notificare immediatamente la sicurezza in caso di situazioni particolarmente critiche. Per esempio, una videocamera termica può individuare un oggetto che si muove verso il perimetro dell’edificio o un’area riservata e può dire autonomamente se si tratta di una situazione priva di rischi (come un animale che sta passando lì vicino) o qualcosa che necessita di maggior attenzione, come un’auto o una persona. In quest’ultimo caso, un addetto alla sorveglianza può essere inviato per investigare più a fondo mentre le situazioni non minacciose possono essere lasciate stare, senza la necessità di utilizzare il tempo e le risorse – ed evitando di sostenere i costi – di un’analisi accurata anche in caso di falsi allarmi.

Questa particolarità è particolarmente utile se bisogna proteggere un vasto perimetro che è particolarmente difficile da monitorare attraverso un servizio di guardiania classico. Le telecamere termiche permettono un’efficiente rilevazione degli intrusi attraverso strumenti come, ad esempio, l’individuazione di violazioni di una linea perimetrale o di un movimento, o la funzionalità che le permette di indugiare su una zona precisa fino all’effettivo riconoscimento di un potenziale rischio. Se una persona non autorizzata dovesse arrivare troppo vicino al perimetro, verrebbe attivato un allarme o un deterrente acustico. Le condizioni atmosferiche o di luminosità non avrebbero alcun impatto dal momento che le videocamere termiche sono in grado di completare la propria rilevazione in ogni circostanza.

 

Uno sguardo da vicino: l’impianto solare di Castello d’Argile

Oltre ad essere in grado di vedere in ogni condizione di luminosità, grazie alla loro capacità di integrarsi con i software di analisi per ridurre i falsi allarmi, le telecamere termiche sono ideali per coprire vaste aree dove è molto difficile e talvolta impossibile utilizzare il controllo umano.

Nel caso del parco fotovoltaico di Castello d’Argile (Bologna), questa caratteristica è stata particolarmente utile. Si tratta infatti di un impianto solare situate in una zona molto isolata della campagna, priva di qualunque fonte luminosa artificiale. La centrale produce circa due megawatt e fornisce elettricità alla rete elettrica nazionale: per questo, la prevenzione di intrusioni è vitale. Inoltre, la natura critica della centrale implica che il sistema debba essere garantito da un costante e minuzioso controllo del perimetro, sia di notte che di giorno.

Utilizzando telecamere termiche di rete per il monitoraggio del sito, che è equipaggiato con un software di analisi video, l’impianto solare è capace di riconoscere persone, animali e oggetti con la massima precisione, sia in condizioni di luce che di buio, limitando i cosiddetti “falsi positivi” anche da una lunga distanza. Oltre ad attivare l’allarme, la telecamera può anche mostrare la foto che lo ha fatto scattare: ciò permette alle guardie di sicurezza di ottenere rapidamente una visione d’insieme della situazione e di reagire di conseguenza, anche da remoto. Qui potete trovare informazioni più dettagliate su questo case study.

 

Rispettare la privacy

Un altro beneficio delle telecamere termiche nell’attuale società, molto attenta alle questioni relative alla privacy, è che non trasmette immagini che rendano possibile l’identificazione di una persona, come ad esempio le caratteristiche del volto. Questa condizione è particolarmente utile se si considerano le leggi relative alla privacy, dal momento che permette a un’organizzazione di rispettare la normativa vigente senza per questo rischiare di non rilevare potenziali minacce.

Il video qui sotto mostra come gli ospedali possono usare le immagini termiche per individuare gli incidenti dei pazienti – come le cadute – che necessitano di attenzione, senza invadere la loro privacy registrandoli 24/7. In questo esempio, i lavoratori dell’ospedale possono verificare se un incidente ha avuto luogo direttamente dal centro di controllo delle telecamere e possono comprendere se si tratta di una situazione ad alto rischio, inviando un aiuto. Questa possibilità non solo riduce il tasso di falsi allarmi ma anche il disturbo al paziente – soprattutto quando la tranquillità è vitale come durante i periodi di recupero dopo operazioni e interventi.

 

Monitorare la temperature a distanza

Come suggerisce il nome stesso, le telecamere ad allarme di temperatura sono particolarmente utili per rilevare il calore e tenere sotto controllo le aree più critiche da un punto di vista termico. Possono infatti aggiungere informazioni sul calore all’immagine, rendendo possibile il monitoraggio dei processi e il rilevamento di un comportamento anomalo a seguito del cambio di temperatura; ad esempio, può riconoscere delle perdite di calore in un edificio o determinare se un’automobile è stata guidata recentemente.

Un esempio di un uso fondamentale per il business sarebbe quello di una sala server, per assicurarsi che il sistema che gestisce macchine e apparecchiature stia lavorando a temperature ottimali e non vada in surriscaldamento. Ancora una volta, grazie alle analitiche, un server surriscaldato può essere identificato e un allarme inviato al dipartimento IT per risolvere la questione prima del suo peggioramento, prevenendo un potenziale blocco del sistema e le perdite correlate per l’azienda che subisce questo tipo di problematica. E’ possibile leggere di più sul controllo remoto della temperatura nel nostro whitepaper dedicato.

 

Sfruttare le molte applicazioni possibili

Abbiamo evidenziato solo alcuni degli esempi di come le telecamere termiche possono essere utilizzate nella pratica, ma abbiamo tralasciato un ampio numero di applicazioni relative alla sicurezza, dalla protezione del perimetro intorno a siti industriali, agli aeroporti e alle centrali elettriche passando per l’individuazione di una persona durante ricerche e operazioni di salvataggio.

In circostanze specifiche, rispetto alle telecamere classiche, le telecamere termiche possono fornire una rilevazione molto più affidabile e facilitare il riconoscimento di potenziali minacce, migliorando l’efficienza del monitoraggio attraverso la combinazione tra immagini ad alto contrasto e l’individuazione del movimento per ridurre i falsi allarmi ed evitare interventi non necessari.

 

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Rilevazione termica

 

Questo articolo è stato originariamente pubblicato in lingua inglese sul blog globale Secure Insight.