Le Smart City spendono meno

Ci sono costi nascosti difficili da ignorare, nella gestione di una città.

Abbiamo tutti davanti agli occhi un esempio semplice e sottovalutato: siamo in coda ad un incrocio e il semaforo della strada perpendicolare alla nostra resta verde per due minuti senza che una sola automobile lo attraversi. Sulla nostra strada, invece, la coda aumenta costringendoci a stare più a lungo nel traffico: una perdita finanziaria invisibile ma significativa per tutto il sistema urbano, se si pensa a quanti servizi finiscono per essere prestati in ritardo perché i fornitori sono bloccati in coda.

Una situazione che diventa ancora più evidente analizzando altri servizi che le città forniscono ai propri cittadini.

Quando il tempo è secco e l’inquinamento raggiunge la soglia di guardia, il numero di persone che si rivolgono agli ospedali manifestando problemi respiratori cresce proporzionalmente. Un chiaro indicatore del fatto che qualcosa non va.

Un altro esempio può riguardare l’assenza di un moderno sistema di gestione del traffico, che porta i guidatori, sempre più frustrati, a guidare in modo più temerario per arrivare il prima possibile alla propria destinazione. Un comportamento che aumenta il rischio di incidenti che a loro volta mettono sotto pressione i servizi di emergenza.

In altri casi si può generare un effetto domino: pensiamo a un paziente condotto da un’ambulanza a un centro emergenze già sovraffollato. In questo caso la carenza di risorse pubbliche, causata dallo sforzo a cui sono sottoposte le istituzioni per colpa un’insufficiente gestione della città, emerge ancora più chiaramente.

Queste conseguenze finanziarie risultano evidenti quando si esamina come una città con un basso indice di risoluzione dei crimini – dovuta a un insufficiente capacità investigativa – possa far emergere problemi prima nascosti: la conseguenza di una gestione pubblica basata sulla reazione anziché sulla prevenzione delle situazioni critiche.

 

Verso un rilevamento proattivo e anticipato

La logica alla base delle Smart City è opposta, fondata su un sistema di gestione proattivo. Una gestione intelligente degli incidenti mira ad un rilevamento rapido e automatico del problema, capace di valutare anche la probabilità di occorrenza di un evento prima che esso si verifichi.

Il rilevamento può essere svolto attraverso videocamere o sensori (capaci di monitorare l’inquinamento e le radiazioni, di riconoscere un conflitto a fuoco, un incidente e così via) collegati ad un allarme. In questo modo, la città diventa una vera e propria mappa aggiornata in tempo reale, che genera informazioni attraverso i sensori sparsi sul suo territorio.

Le informazioni così raccolte possono poi aiutare a sviluppare una strategia preventiva che, riducendo lo sforzo delle istituzioni, ne riduce proporzionalmente i costi sul lungo periodo e che potrebbe portare ad un miglioramento generale nell’utilizzo delle risorse pubbliche.

Un esempio indicativo viene dalla Danimarca, ed in particolare dai progetti attivi nella Regione del Nordjylland. Questa regione dispone di 11 ambulanze che coprono i dintorni delle città, dove anche l’ospedale più vicino può trovarsi piuttosto distante. Queste ambulanze sono equipaggiate con videocamere poste sul tetto che permettono allo staff dell’ospedale di controllarle a distanza, zoomando se necessario. Questa dotazione garantisce una più accurata valutazione delle condizioni del paziente durante il trasporto. Inoltre, lo staff dell’ospedale può suggerire al personale a bordo dell’ambulanza quale sia l’ospedale più vicino e quale intervento di primo soccorso sia necessario, in modo da iniziare il trattamento in anticipo. A volte un caso è risolto nell’ambulanza stessa e il paziente può tornare a casa senza nemmeno passare per l’ambulatorio, con grande risparmio di tempo per i pazienti e di denaro per il servizio sanitario nazionale danese.

 

La riduzione dei costi nelle smart city

Un esempio di riduzione dei costi resa possibile dalle smart city riguarda il sistema di illuminazione pubblica. Per risparmiare energia, infatti, i lampioni potrebbero essere regolati sulla base del livello del traffico veicolare e pedonale. Quando nessuno sta passando, la luce si abbassa. Se associata a videocamere sensibili alla bassa luminosità, questa soluzione permette di risparmiare energia senza compromettere la qualità dei sistemi di videosorveglianza.

Un altro esempio è l’uso dei pulsanti di emergenza posti in zone cittadine ad alto tasso di traffico. Se si verifica un incidente, una persona può premere un bottone per chiamare immediatamente un funzionario cittadino chiedendo aiuto o informazioni su cosa fare. In questo modo la pubblica amministrazione può comprendere la gravità degli incidenti più rapidamente e agire di conseguenza, evitando uno spiegamento di forze non necessario e finalizzato unicamente a capire quello che sta succedendo.

Un terzo scenario riguarda il recupero di veicoli rubati. In questo caso la vittima può denunciare un furto tramite un’applicazione mobile, che avvisa immediatamente la polizia dell’avvenuto crimine. Il sistema di navigazione interno all’auto può così essere utilizzato per informare le forze dell’ordine della posizione del veicolo. L’associazione di questa procedura ad un sistema di riconoscimento delle targhe automobilistiche (LPR, license plate recognition) permetterebbe alla polizia stradale di identificare automaticamente il veicolo come rubato e di bloccarlo nel più breve tempo possibile, evitando le spese di un’indagine di polizia e riducendo di conseguenza i costi delle assicurazioni auto.

 

L’utilità della LPR in un contesto cittadino

Se pensate che questo sistema sia troppo sofisticato per una città di un paese in via di sviluppo, ecco un esempio interessante: la città di Maceió, in Brasile. In questa città, le videocamere dotate di LPR sono in grado di identificare i veicoli che violano la legge perché le targhe possono essere sottoposte a un controllo incrociato con un database di veicoli rubati. Lo scorso anno, per fare un esempio, si è verificato un rapimento in un centro commerciale. La vittima, che era stata trascinata in un’auto, ha inviato alla polizia una descrizione del veicolo: quando questo è stato avvistato da una videocamera, gli agenti hanno potuto inseguire e fermare l’automobile in meno di un’ora, senza sottoporre a rischi l’incolumità del sequestrato.

Ci crediate o no, in luoghi con un alto tasso di furti di automobili e camion, come Rio de Janeiro in Brasile, anche la consegna degli ordini effettuati online è più costosa. Una circostanza che lascia intuire l’importanza di questi strumenti nel risparmiare costi e spese al sistema cittadino nel suo complesso.

 

Migliorare la vita dei cittadini

La lezione da trarre da questi esempi è che una smart city può davvero migliorare la vita dei cittadini. Un’amministrazione pubblica che persegue la prevenzione e l’ottimizzazione delle risorse può fare molto di più spendendo meno: un obiettivo estremamente importante, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

 

 

Questo articolo è stato originariamente pubblicato in lingua inglese sul blog globale Secure Insight.