Le tendenze che cambieranno i trasporti pubblici

Come sarà la mobilità cittadina di domani? Tra efficienza del servizio, veicoli a guida autonoma, superamento degli ingorghi stradali e riduzione dell’inquinamento, un’analisi dei trend in corso nel mondo del trasporto pubblico, con un occhio di riguardo per il ruolo della videosorveglianza nei futuri scenari.

 

Il trasporto pubblico è la linfa vitale di una città: un sistema di collegamento che unisce diversi quartieri e permette a milioni di abitanti di muoversi al suo interno.

Basti pensare che, qualora il servizio pubblico dovesse interrompersi, le città si bloccherebbero del tutto: come si sposterebbero, ad esempio, i 5,7 milioni di utenti della metropolitana di New York durante un giorno feriale? O i quasi 2 milioni di passeggeri sulle quattro linee di Milano?

La centralità del trasporto cittadino nelle metropoli contemporanee rende necessario un costante aggiornamento dei servizi pubblici alla luce degli ultimi trend del settore, per rendere più efficaci, economici e sicuri la gestione e lo spostamento dei passeggeri.

Un’evoluzione nella quale avranno un ruolo centrale anche le ultime tecnologie in materia di videosorveglianza, soprattutto a seguito dell’introduzione di progetti di trasporto pubblico del tipo Mobility as a Service, conosciuto come MaaS.

In questo articolo analizzeremo alcune delle macro tendenze identificate dall’UITP (l’Associazione Internazionale dei Trasporti Pubblici) nel suo rapporto sulle trasformazioni del trasporto pubblico, la loro influenza sulle abitudini dei passeggeri. Come vedremo, alcune soluzioni di videosorveglianza potrebbero aiutare a rendere ancora più efficiente la mobilità del futuro.

 

Un nuovo modo di spostarsi, adatto ad una società connessa

Viviamo in una società on-demand in cui i consumatori, nel momento in cui hanno bisogno di un determinato servizio, si aspettano di riceverlo alla velocità di un’app e nel modo più efficiente possibile.

Nel mondo sono già presenti diverse applicazioni del concetto di MaaS, giunte a differenti livelli di maturità.

In generale, i MaaS sono concepiti per riunire tutti i tipi di trasporto pubblico disponibili in un unico servizio, utilizzabile tramite un’applicazione mobile. Queste app consentono sia la pianificazione del viaggio che il pagamento per i vari modelli di mobilità offerti da diversi fornitori, gestibili da un unico account.

Un altro aspetto molto importante del MaaS è che esso potrebbe permettere di gestire contemporaneamente viaggi in abbonamento mensile e servizi di viaggio on-demand in modo reattivo e flessibile alle esigenze dell’utente, superando la tradizione del trasporto pubblico più classico, passivo (basato cioè sull’offerta da parte della compagnia) e programmato (secondo un orario fissato da parte del fornitore del servizio).

Uno degli scopi del MaaS è rendere possibile la rinuncia a percorsi fissi, infrastrutture ingombranti e costose e flotte da gestire.

Dal punto di vista del viaggiatore, questa trasformazione offrirebbe una libertà di scelta finora impossibile. Ma sarebbe una grande sfida per gli urbanisti e gli organizzatori di questi sistemi: l’unico modo per garantire efficienza e convenienza a questo tipo di servizi risiede a nostro avviso in una più stretta collaborazione tra enti pubblici e realtà private.

 

Un futuro a guida autonoma

Un altro nuovo trend che può influenzare il futuro dei trasporti pubblici sono i veicoli connessi a guida autonoma. Certamente un’innovazione che potrebbe permettere un significativo risparmio al settore ma che apre a diversi interrogativi sia nel campo della sicurezza che in quello della viabilità: come si comporterebbe un veicolo a guida autonoma nel caso in cui una chiusura stradale rendesse necessaria una deviazione?

Un problema chiaro agli stessi produttori di queste automobili, tuttora in fase di test: ci vorrà dunque qualche anno prima che il trasporto pubblico autonomo, abbinato al MaaS, possa diventare una realtà.

Possiamo però già chiederci come risolvere le questioni relative alla pianificazione e alla realizzazione di un sistema di questo tipo.

La capacità di trattare e analizzare i dati su mezzi e viabilità sarà certamente lo strumento chiave per essere in grado di determinare il percorso più efficace per soddisfare le esigenze di spostamento dei clienti.

Ma non solo: questo strumento sarà fondamentale anche in caso di interruzioni impreviste del servizio o blocchi del traffico che non possano essere gestite dal sistema di gestione presente a bordo del veicolo a guida autonoma. Abbinando il sistema informatico a dispositivi di videosorveglianza remota, sarà possibile osservare la situazione e intervenire direttamente dal centro controllo con i correttivi più efficaci per risolvere la situazione.

 

Il problema ecologico

Il rapporto UITP ha anche documentato l’aumento del numero di motocicli e l’impatto che questo ha sul traffico e sull’inquinamento di molte città. Non a caso l’UITP, a margine della ricerca, suggerisce di adottare misure per incoraggiare coloro che sceglierebbero la moto come opzione di viaggio in città a preferire il trasporto pubblico.

Parlando di ambiente, bisogna rilevare altre due possibili problematiche. Da una parte il numero di veicoli che si renderebbe necessario per garantire un servizio di questo tipo, molto superiore a quelli attualmente in strada: non tutti i paesi sono in grado di finanziare una trasformazione di questo tipo in breve tempo. Dall’altro, quindi, c’è la questione ecologica: per soddisfare la domanda i fornitori dei servizi potrebbero scegliere di adottare mezzi più vecchi e inquinanti per risparmiare sui costi di acquisto dei nuovi mezzi.

Aumento dei mezzi a disposizione del servizio pubblico e garanzia di un minor inquinamento: a nostro avviso saranno queste le due dimensioni sulle quali si giocherà il futuro del trasporto pubblico: è fondamentale trovare una soluzione per evitare di sacrificare l’ambiente alla qualità del servizio o, dall’altra parte, di non completare mai la transizione verso un sistema MaaS.

 

Ridurre le congestioni per aumentare l’efficienza del trasporto pubblico

Questa evoluzione del trasporto pubblico sarebbe certamente aiutata dalla diminuzione del traffico veicolare cittadino e dalla creazione di sistemi connessi, attraverso i quali i veicoli e le reti del trasporto pubblico possano comunicare l’uno con l’altro.

Una trasformazione che può apparire costosa, ma che potrebbe essere integrata negli attuali progetti di Smart City che vedono il settore pubblico cooperare con aziende private per aiutare la città a funzionare in modo più efficiente. Le attuali soluzioni di videosorveglianza dedicate al traffico possono per esempio essere integrate da una tecnologia moderna, come i sensori IoT, capace di trasferire i dati in un sistema centrale in cui gestire molteplici attività, traffico compreso, senza sovraccaricare troppo il budget della città.

Una situazione tipo può essere la seguente: un evento non pianificato, come un camion che si ribalta su una via cittadina, impone che una strada venga bloccata per diverse ore. In un sistema IoT interconnesso, una volta identificato il problema, tutti i mezzi del trasporto pubblico potranno ricevere un messaggio riguardo al blocco in modo che possano ricalcolare i loro percorsi in base alla posizione GPS. Se troppi veicoli prendono la strada alternativa, un altro messaggio potrebbe avvisare che quella strada è troppo piena, permettendo loro di trovare una seconda alternativa meno congestionata.

 

Intelligenza analitica per una città più verde

Inutile sottolineare che un minor numero di mezzi di trasporto pubblico fermi negli ingorghi, significherebbe meno inquinamento atmosferico. Ma c’è un altro obiettivo, nell’ambito della gestione ambientale, che potrebbe essere raggiunto utilizzando i dati delle telecamere collegate e comparandoli con quelli di altri device all’interno della rete. Le statistiche sul traffico registrate dalla telecamera, come i dettagli dei lavori stradali, le deviazioni, gli incidenti e le congestioni potrebbero infatti essere unite ai dati in tempo reale 24/7 provenienti dalle stazioni meteorologiche su polveri sottili, gas, velocità e direzione del vento. Questi dati potrebbero garantire un’analisi accurata della correlazione effettiva tra qualità dell’aria e fonti di inquinamento. Se le autorità possono valutare l’impatto in tempo reale dell’inquinamento causato dai trasporti pubblici e dal traffico cittadino, possono gestirlo in modo più efficiente.Possono anche, se necessario, utilizzare dati reali come base per pianificare eventuali contromisure per ridurre l’inquinamento nella città, optando per le scelte più efficaci e quindi riducendo i budget di spesa. Esempi che, allo stato attuale, sono da considerarsi ancora ipotesi. Eppure rappresentano già oggi la base su cui costruiremo il futuro della mobilità nelle nostre città.

 

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Questo articolo è stato originariamente pubblicato in lingua inglese sul blog globale Secure Insights.